Sì.
All'interno del Decreto Legge Crescita-bis approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 ottobre 2012, si concede la possibilità per il cittadino di indicare alla Pubblica Amministrazione un indirizzo PEC, in qualità di suo domicilio digitale. L'indirizzo "è inserito nell'Anagrafe nazionale della popolazione residente-Anpr e reso disponibile a tutte le pubbliche amministrazioni e ai gestori o esercenti di pubblici servizi". Dal primo gennaio 2013 dunque il cittadino potrà richiedere di comunicare con la Pubblica Amministrazione esclusivamente attraverso il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata (domicilio digitale).
Sì. Il decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008, pubblicato sulla GU n. 280 del 29 novembre 2008, S.O. n. 263 convertito nella legge n. 2/2009 prevede che i professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato comunicano ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo PEC.
Per adeguarsi alla nuova normativa (Legge n. 2 - 28 gennaio 2009) in base alla quale le imprese, i professionisti iscritti all'albo e gli enti pubblici avranno l'obbligo di attivare una casella di Posta Elettronica Certificata. Entro il 29 novembre 2011 è obbligatorio dotarsi di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata da comunicare al Registro Imprese della Camera di Commercio. La mancata comunicazione prevede sanzioni amministrative, come previsto dal Codice Civile
No, gli ordini professionali non sono tenuti a fornire una casella PEC ai propri iscritti.
Il decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008, pubblicata sulla GU n. 280 del 29 novembre 2008, S.O. n. 263 convertito nella legge n. 2/2009, prevede che le imprese costituite in forma societaria sono tenute a indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata nella domanda di iscrizione al registro delle imprese. Le imprese già costituite in forma societaria alla medesima data di entrata in vigore del succitato decreto, hanno l'obbligo di comunicare al registro delle imprese l'indirizzo di posta elettronica certificata entro tre anni (29/11/2011) dalla data di entrata in vigore del succitato decreto.
Il decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008, pubblicata sulla GU n. 280 del 29 novembre 2008, S.O. n. 263 convertito nella legge n. 2/2009 prevede che gli ordini e i collegi devono pubblicare in un elenco riservato, consultabile in via telematica esclusivamente dalle pubbliche amministrazioni, i dati identificativi degli iscritti con il relativo indirizzo di posta elettronica certificata.
Il servizio di Posta Elettronica Certificata è basato su specifici standard internazionali, come indicano i riferimenti delle regole tecniche allegate al DM 2 novembre 2005. In particolare, si evidenziano gli standard S/MIME, SMTP, MIME, LDAP.
Dal punto di vista della standardizzazione delle modalità di realizzazione e funzionamento della posta elettronica certificata, già da diversi anni il modello proposto dalla PEC italiana è stato sottoposto alle organizzazioni internazionali che si occupano di standard.
In seno all'ETSI è in fase di completamento il documento "Registered Electronic Message", in breve REM, che ispirato anche dall'esperienza della PEC italiana propone a livello europeo un meccanismo standard per la trasmissione sicura di comunicazioni e documenti.
Inoltre presso l'IETF (Internet Engineering Task Force), che rappresenta la principale comunità internazionale di specialisti interessati all’evoluzione delle tecnologie di internet, è in corso da giugno 2008 il percorso per la pubblicazione come standard dell'Internet Draft relativo alla PEC.
La Posta elettronica certificata è regolata del DL 185/2008 convertito con Legge 2/2009. L'articolo 16 del suddetto Decreto sancisce che:
-Le nuove società sono tenute a dichiarare l'indirizzo PEC all'iscrizione nel registro delle imprese
-I professionisti dovranno dichiarare, entro un anno, l'indirizzo PEC ai rispettivi ordini
-Le società già esistenti dovranno dichiarare entro tre anni l'indirizzo PEC al registro delle imprese
-Tutte le pubbliche amministrazioni dovranno dichiarare il proprio indirizzo PEC
La Posta elettronica certificata consente alle società, ai professionisti e alle pubbliche amministrazione di adeguarsi immediatamente alle disposizioni previste dal decreto attivando un vero e proprio domicilio elettronico virtuale.